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Con Stocard lasci a casa il portafoglio e stai sereno

Con Stocard lasci a casa il portafoglio e stai sereno

Storie di amici smemorati e portafogli lasciati a casa ne abbiamo già scritte abbastanza. Il digitale sta sempre più sostituendo il fisico, si sa, e ne abbiamo parlato con qualcuno che ne sa veramente tanto. Valeria Santorocountry manager Italia di Stocard, che ci ha parlato dell’offerta dell’app, dei progetti futuri e di come dematerializzare il portafoglio, che tu l’abbia comprato al mercato o da Furla.
Partiamo dalle basi cos’è Stocard? A chi si rivolge e cosa offre?
Stocard è l’applicazione che ha l’obiettivo di sostituirsi al portafoglio fisico che ognuno di noi porta in tasca. L’idea, la missione, è infatti di consentire all’utente di uscire di casa solo con smartphone e chiavi di casa. Fornire una soluzione per la vita di tutti i giorni. Una vera trasformazione. Di fatto Stocard è una piattaforma, un aggregatore, dove ognuno di noi può dematerializzare tutte le carte fedeltà che ha nel portafoglio: basta avvicinare la carta alla fotocamera del telefono e la tecnologia scanner di Stocard riproduce immediatamente la carta digitale, aggiungendola alla propria collezione di carte. Un portafoglio digitale a tutti gli effetti.
Puoi darci un po’ di dati, quanti download mese e quanto è utilizzata l’app? Spesso infatti i download dell’app non coincidono con gli utenti che poi la usano frequentemente.
Sono contenta di questa domanda perché mi dà la possibilità di sfatare un mito: il numero di download è un dato incompleto. Il motivo è molto semplice: il conteggio dei download considera ogni app scaricata, anche se in un telefono non più attivo. Il vero dato, indice di qualità e di successo di un’app, è il numero di utenti unici nel mese ed il suo rapporto con il numero di utenti attivi. Centri di ricerca come Nielsen (con il suo rapporto Audiweb) e comScore analizzano e forniscono proprio questo dato. Stocard, in Italia, ha oggi 3 milioni di utenti attivi, di cui l’87,3% attivi nel mese. Un numero incredibile frutto di una concentrazione costante sull’esperienza dell’utente: Stocard è stata infatti nominata Google Android Excellence 2018 nel mondo.
Come funziona Stocard? Nello specifico, essendo gratuita per l’utente, da dove deriva il vostro guadagno?
Stocard, per missione, è un servizio gratuito per l’utente. Vogliamo semplificare la vita di tutti i giorni delle persone, alleggerendo e snellendo il processo di acquisto in negozio. Lo ribadisco perché a volte la magia della tecnologia ci strega talmente tanto che ci dimentichiamo il vero motivo per cui la usiamo. Stocard è un po’ come una radio privata che ci accompagna tutta la giornata con musica e notizie e si sostenta con la comunicazione di informazioni e novità che le aziende vogliono mettere a disposizione dei consumatori. Una esperienza completa: dalla carta fedeltà, agli indirizzi dei punti vendita, al conta punti, alle comunicazioni promozionali. Una radio silenziosa.
Dal punto di vista dei brand, a quali comparti appartengono principalmente quelli che scelgono Stocard?
Stocard è un luogo neutro: è il tuo portafoglio. È il tuo posizionamento. Sei tu che fai la spesa, sei tu che vai a comprare una camicia, la racchetta da tennis, le sedie per il giardino, il tuo profumo, la televisione nuova. Per questa nostra trasversalità dialoghiamo e costruiamo con tutti i settori: dalla GDO all’abbigliamento. Tutto naturalmente in modo proporzionato al peso dei diversi settori nel mondo reale. Mercati diversi ma anche realtà diverse: dalle nazionali alle regionali, dal retail, al brand retail ai brand.
Sempre dal punto di vista delle aziende, come possono entrare a far parte di Stocard? Devono già avere un progetto di loyalty o possono impostarlo direttamente attraverso l’app?
Le aziende che desiderano lavorare con noi possono essere retail con o senza una propria carta fedeltà, brand, insomma chiunque voglia parlare con un responsabile d’acquisto. Ci sono anche aziende che hanno deciso di rilanciare il loro programma fedeltà utilizzando il nostro piano di sottoscrizione carta in app e altre che addirittura hanno valutato di lanciare il proprio programma fedeltà solo su Stocard.
Parliamo di Food, che percentuale rappresentano le aziende del comparto che hanno scelto Stocard? Esiste un piano di gestione di sprechi, data la merce deteriorabile, che permetta ai brand di mettere in evidenza della merce in scadenza, magari scontata o che permetta di ottenere più punti fedeltà?
Stocard rispecchia il mondo fisico, la percentuale di aziende food è quindi uguale a quante ce ne sono sul mercato. Abbiamo in questi anni più volte rilasciato delle infografiche molto interessanti a riguardo. Posso anticipare che GDO, Abbigliamento, Drug/Beauty ed Eldom fanno assieme oltre il 70% Share of Wallet in Stocard. In merito al piano di gestione degli sprechi Stocard è pronta a iniziative di questo tipo così come lavoriamo già ad altri progetti avanzati e sperimentali: sono però questioni che richiedono molto tempo in quanto occorre triangolare con il brand ed il retail naturalmente.
Stocard è anche in grado di raccogliere dati sugli acquisti e svolgere una funzione di osservatorio?
Stocard è un’app che non richiede registrazione e quindi non detiene alcun dato. Per utilizzare la precedente analogia, Stocard, come la radio, sa che c’è una concentrazione di utenti che ‘ascolta’ da una certa zona o che si collega quando c’è un determinato programma. Per questo motivo lavoriamo con il Politecnico di Milano nell’ambito dell’Osservatorio “Mobile BTC Strategy” e veniamo ritenuti fonte autorevole in tema di loyalty ed acquisti in negozio dalle riviste di settore, tra cui le già citate.
Parliamo di futuro. Quale pensi che sia il futuro della fidelizzazione nel retail sia on che offline?
Online ed offline oggi si intersecano e l’uno necessita dell’altro. In un mondo in trasformazione in cui il retail tradizionale tende ad innovarsi e a proporre soluzioni per rendere l’esperienza in-store interattiva aggiungendo alla tridimensionalità dell’offline la ‘quadrimensionalità’ del digitale, del ‘demateriale’. È anche vero il contrario: Amazon nel 2015 ha lanciato a Seattle il primo negozio fisico ‘Amazon Go’, sfruttando l’AI  per riconoscere i prodotti selezionati dallo scaffale ed addebitarli al cliente. Davanti a queste convergenze, Stocard non può che sviluppare soluzioni che risolvono le necessità del consumatore del presente, predisponendosi all’esigenza del consumatore di domani.
Quali sono i piani per il 2018 in casa Stocard?
Sono molti ma, il più atteso, è senza dubbio il Mobile Payment. Durante il 2018 verrà infatti aggiunto all’app la funzione payment così da avere, a tutti gli effetti, un ​portafoglio digitale in grado di sostituire completamente quello fisico. In questo momento siamo impegnati nella pianificazione strategica, tecnologica e di lancio di questa funzionalità con il supporto e l’esperienza del nostro investitore Rocketship.vc che vanta esperienza indiscussa proprio in ambito payment.