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Conversion chiude positivamente il primo trimestre 2017 e punta a un engagement sempre più tecnologico

Conversion chiude positivamente il primo trimestre 2017 e punta a un engagement sempre più tecnologico

Dopo un 2016 chiuso con un fatturato pari a 6 milioni di euro, +40% rispetto al capitale iniziale, Conversion inaugura il suo secondo anno di vita con un primo trimestre in crescita, +15% in confronto al Q1 dell’anno precedente. Il 2016 appena trascorso è servito all’agenzia a consolidare il nuovo posizionamento, presentarsi al mercato e cominciare a raccoglierne i frutti, ottenendo apprezzamenti unanimi sull’approccio e il metodo di lavoro.

I fattori chiave del successo di Conversion

Come ricordato da Francesco Nenna, general manager dell’agenzia, Conversion si è messa in gioco nelle più svariate categorie merceologiche con risultati eccellenti in tutti i casi: food, beverage, consumer electronics, giochi e intrattenimento, settore bancario e perfino no profit. Heinz, Nestlè, Lactalis, Heineken, Coca-Cola, Pernod, Sony, Huawei, Infinity, Disney, Hasbro, Fideuram sono alcuni dei clienti con cui l’agenzia ha collaborato nel 2016 e continuerà a collaborare nel 2017. “Ciò significa – ha spiegato Nenna – che l’approccio di un engagement omnicanale e orientato alla conversione funziona e paga con tutti i target e tipologie di brand.”
Anche Sergio Spaccavento, direttore creativo esecutivo, ha lasciato la sua riflessione sui risultati ottenuti nel 2016 e ha aggiunto: “Per vincere le gare e sviluppare progetti di successo sono stati due i fattori chiave: da una parte l’integrazione dei touch point in un piano di comunicazione che parlasse in modo fluido al target senza frizioni tra canali, ma allo stesso tempo la capacità di sviluppare una creatività di tipo “nativo” che sapesse tenere conto delle peculiarità e delle potenzialità, per definizioni differenti, di ciascun touch point. Nonostante l’orientamento all’integrazione sia un must, non si può dimenticare che il digital segue le sue regole, il punto vendita altre e gli eventi altre ancora. Saper valorizzare le differenze in una piano omogeneo e integrato agli occhi del consumatore è la nostra grande sfida e anche il nostro punto di forza.”

Un futuro sempre più tecnologico

“Alla velocità in cui vanno consumatori e tecnologia oggi, non è concesso fermarsi”, ha sottolineato Alberto Rossi, ceo di Conversion. Negli ultimi mesi l’agenzia ha dato prova di grande capacità di rinnovamento, il cambiamento è diventato parte del DNA dell’azienda ma l’obiettivo è fare sempre meglio, individuando strumenti, asset e persone che possano contribuire continuamente alla sua crescita e alla sua evoluzione. “Non solo in termini di touch point, sui quali siamo già ben posizionati, potendo contare su competenze verticali e integrate in shopper marketing, eventi e digital”, ha spiegato Rossi. “Parlo anche e soprattutto di strumenti. Già quest’anno, infatti, abbiamo altre importanti novità che parlano di engagement sempre più tecnologici, modelli innovativi di drive to store e conversione, nuovi tool per un approccio ai progetti sempre più data driven e orientati a risultati sempre più misurabili.”