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Veripol: l’app. che aiuta la polizia

Veripol: l’app. che aiuta la polizia

Nella nostra società attuale, con tutti problemi legati all’economia e alla povertà, le frodi assicurative sono all’ordine del giorno. Molti anni fa, in Italia, era stata anche stilata una sorta di Black list, dove venivano raccolti i sinistri automobilistici che li collegava alla relativa banca dati gestita l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni. Stessa cosa per le finte denunce di furti e le rapine a scopo di risarcimento. A beve, in Spagna, sarà l’intelligenza artificiale ad aiutare le forze dell’ordine. Sarà messo a punto un sistema in grado di scoprire gli esposti fasulli e le testimonianze false.

VeriPol:le caratteristiche

Il sistema è stato messo a punto dall’Università di Cardiff, in Galles, e la Carlos III di Madrid. Prende il nome di VeriPol. È un sistema che si avvale dell’analisi automatica del testo, e di soluzioni di machine learning per trovare le false dichiarazioni.
Questo sistema è in grado di mettere in evidenza le denunce “fake” nell’80% dei casi: tasso di precisione molto preciso.
Lo strumento riesce ad analizzare le dichiarazioni depositate dai denuncianti, rintracciandone e pattern e schemi compositivi, associati solitamente con le false testimonianze: oggetti rubati, aspetti caratteristici del furto, tempi e modi dei verbi utilizzati, coerenza del racconto.

 

Aspetti caratteristici delle frodi

Primo aspetto, riguarda l’eccessiva concentrazione degli oggetti rubati e le dinamiche dell’incidente stesso; secondo la mancanza di dettagli, di chiarezza, e impossibilità di contattare le forze dell’ordine o i soccorsi in tempo reale. Le denunce veritiere hanno un linguaggio più concreto e specifico, anche in termini di riferimenti temporali. Un falso furto fa riferimento, molto spesso a premi costosi.
VeriPol utilizza i processi di linguaggio naturale per arrivare a comprendere e interpretare il linguaggio umano. I suoi algoritmi decodificano le dichiarazioni e il sistema impara dai rapporti di polizia presenti nel database delle forze dell’ordine. Questo strumento potrà essere utilizzato in molti modi: in termini di risorse ed energie, creando una gerarchia e priorità nelle indagini, ma potrebbe anche portare a un processo disincentivante rispetto a fenomeni di questo genere.