Vai al contenuto

E-commerce: in crescita, nel 2022 nei paesi emergenti varrà 4000 miliardi

E-commerce: in crescita, nel 2022 nei paesi emergenti varrà 4000 miliardi

L’ e-commerce in Italia continua il suo percorso di crescita e quest’anno, rispetto al 2017, si prevede un incremento del 15% con un valore degli acquisti online che arriverà a quota 27 miliardi. L’aumento del numero di e-shopper è un fenomeno globale: a livello mondiale si è passati da 1,66 miliardi del 2016 a quasi 2 miliardi nel 2018, e si prevede che entro il 2022 si supereranno i 2,5 miliardi. In particolare, in Europa, i prossimi anni vedranno una crescita decisiva del canale eCommerce.

Ma nelle economie emergenti, il commercio elettronico è destinato a registrare un vero e proprio boom, dove si prevede da qui al 2022 una crescita sostenuta degli utilizzatori di smartphone, che sarà un fattore abilitante per l’impennata delle vendite di beni e servizi online. A prevederlo è una recente ricerca di The Boston Consulting Group, che parla di una crescita degli utenti internet in quelle regioni dai 2,1 miliardi di persone del 2017 ai tre miliardi del 2022, pari a tre volte il numero degli utenti attivi nelle economie sviluppate. Di conseguenza il valore della spesa influenzata dalla rete si aggirerà intorno ai 4mila miliardi di dollari.

Nei nove Paesi presi in considerazione dalla ricerca (Brasile, Cina, Filippine, India, Indonesia, Kenya, Marocco, Nigeria e Sudafrica) vediamo che l’accesso alla rete per nove utenti su dieci, sarà effettuato principalmente dal primato degli smartphone, che diventano sempre più lo strumento principale per l’accesso ad internet. Le Filippine insieme ai quattro Stati africani presi in considerazione presentano un livello di sviluppo digitale modesto: sono considerati infatti Paesi “Digitally aware”. Il Brasile, l’Indonesia e l’India invece hanno un livello di sviluppo digitale più avanzato e sono valutati Paesi “Digitally advancing”. La Cina è il Paese emergente dove l’e-commerce ha più seguito: la rete influenza il 40% degli acquisti e i guadagni relativi agli acquisti online rappresenta il 20% del totale. Il Paese asiatico, infatti, è considerato “Digitally advanced” e presenta numeri superiori a quelli degli Stati Uniti e a quelli della Gran Bretagna.

Tuttavia a questa differenza di sviluppo corrispondono anche abitudini dei consumatori diverse. Quindi da Paese emergente a Paese emergente cambia cosa gli utenti comprano in rete. Per esempio vestiti, scarpe, prodotti di bellezza e vacanze sono in cima alle scelte dei Paesi in cui il digitale è più maturo. Ciononostante a un Paese emergente non serve molto tempo per passare da una fase di sviluppo all’altra. Quello che sembra essere determinante è la presenza o meno di otto fattori economici fondamentali: la diffusione degli smartphone, l’accesso a internet a costi contenuti, servizi di consegna capillari ed economici, i prezzi di affitto dei negozi alti per incoraggiare l’apertura di portali online. Infine serve anche una crescita media del reddito della popolazione, un aumento dell’occupazione femminile e lo sviluppo di un sistema sicuro per i pagamenti digitali. Quindi le aziende che vorranno investire in questo settore dovranno prendere in considerazione tutti questi elementi per elaborare strategie e orientamenti mirati.