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Arriva YAPE, il robot a due ruote di e-Novia per le consegne a domicilio

Arriva YAPE, il robot a due ruote di e-Novia per le consegne a domicilio

In più di un’occasione abbiamo parlato dei robot a sei ruote progettati da Starship Techonologies, l’azienda estone che poco più di un mese fa ha iniziato i test di consegna anche in Germania insieme a Delivery Hero. L’Italia non è da meno in quanto a proposte innovative in questo tipo di settore: a maggio Piaggio ha presentato sul palco del Netcomm Forum l’elegante robot GITA, poche ore fa, invece, e-Novia ha annunciato l’arrivo nelle città italiane di YAPE, acronimo che sta per Your Autonomous Pony Express.
Il progetto, nato nel luglio 2016 con il nome in codice di BluPony, è parte integrante del piano industriale di e-Novia che, dopo la trasformazione in società per azioni dello scorso 26 aprile, e l’internazionalizzazione dell’azienda con l’apertura della sede nella Silicon Valley, aprirà una sede in Giappone e stabilirà una presenza anche a Singapore. Strategia finalizzata a una successiva quotazione di e-Novia.

Un robot tutto Made in Italy

Il robot a due ruote di e-Novia è stato progettato e creato interamente in Italia e punta a migliorare il futuro della urban delivery (non solo in ambito Food) offrendo una risposta innovativa alla domanda, in crescita esponenziale, di spedizioni in ambiti urbani evitando il traffico e allo stesso tempo riducendo a zero le emissioni inquinanti. La road map prevede l’avvio dei test su strada da settembre 2017, e, a partire da dicembre dello stesso anno, la messa in esercizio della prima flotta di veicoli autonomi che inizialemente sarà in grado di offrire un servizio di consegne urbane in collaborazione con un importante operatore di ecommerce al momento ancora segreto.
«L’ecosistema YAPE offre elevata scalabilità, qualità nella consegna e garanzia di integrità e tracciabilità del contenuto che gli operatori di ecommerce e l’evoluzione dei modelli di consegna rapida oggi richiedono», ha dichiarato Simone Fiorenti, project manager di YAPE. «Il modello che stiamo costruendo sarà inizialmente orientato al mercato business-to-business, con la possibilità di spedire sia cibo che oggetti grazie a scomparti modulari e personalizzabili, che possono essere riscaldati o raffreddati in base alla tipologia di prodotto da consegnare».

Le caratteristiche tecniche di YAPE

L’ecosistema di YAPE ha caratteristiche che lo rendono unico e particolarmente adatto a muoversi negli spazi stretti e irregolari delle città italiane ed europee, sia su marciapiede (a una velocità massima di 6 km orari) sia su pista ciclabile (fino a 20 km orari) con un’autonomia di circa 80 km. YAPE viaggia su due ruote dotate di motori elettrici autonomi che minimizzano il consumo di energia massimizzando l’agilità di movimento e avendo la possibilità di effettuare rotazioni sul posto e di superare facilmente ostacoli come il bordo del marciapiede o le rotaie del tram.
YAPE produce inoltre una rappresentazione digitale aumentata dello spazio urbano alla quale contribuiscono i sensori videocamere e laser, ed è in grado di interagire con i sensori delle città, ad esempio quelli installati ai semafori per monitorare il traffico. La mappa, aggiornata costantemente, permette di rilevare in tempo reale incidenti, buche, cantieri e altri ostacoli o rischi lungo il tragitto di consegna. In questo modo YAPE è in grado di realizzare un micromapping della città contribuendo in presa diretta alla realizzazione di una mappa estremamente dettagliata e aggiornata della città fornendo dati utili agli stessi servizi urbani.

Gestione tramite APP

L’ecosistema YAPE è fondato su una piattaforma di gestione grazie alla quale un utente, tramite una app, potrà chiamare il robot sotto casa propria e affidare il pacchetto al suo vano porta pacchi – con capacità di carico fino a 70 Kg – indicando nell’applicazione il destinatario; indirizzo che potrà essere determinato anche in modo automatico dalla posizione GPS del destinatario registrato alla piattaforma. La partenza e la consegna del pacco sono certificati da un sistema che combina le credenziali nello smartphone di mittente e destinatario con la face recognition abilitando l’apertura del vano soltanto alle persone autorizzate dalla piattaforma, la cui identità è verificata dal robot.