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Quando vivi a Milano, vai in vacanza a Lecce e ti sei dimenticato il costume

Quando vivi a Milano, vai in vacanza a Lecce e ti sei dimenticato il costume

Come sempre le migliori idee nascono da un bisogno. La scena è più o meno questa. Un certo Francesco dimentica le chiavi della sua casa al mare a Saluzzo, in provincia di Cuneo per gli amanti della geografia. Si incazza come una iena ma alla fine è costretto a tornare indietro e farsi 150 km in macchina per riprendere le chiavi. Durante il viaggio Francesco chiama il suo amico Guido per sfogarsi (con l’auricolare ovviamente, la sicurezza prima di tutto) e parlando e riparlando ai due viene in mente un’idea: creare un social transport. I due amici in questione sono Francesco Demichelis e Guido Balbis e l’idea si è poi concretizzata in Take My Things, un’applicazione in cui prende vita un vero e proprio delivery network, sposando appieno le leggi della sharing economy che secondo un recente studio condotto da PriceWaterhouse Coopers entro il 2025 sarà in grado di produrre un giro di affari di 570 miliardi di euro solo in Europa.

Cos’è un social transport

Ma in cosa consiste un social transport? Cosa permette di fare Take My Things? La risposta è molto semplice, l’applicazione mette in contatto persone che hanno la necessità di trasportare qualcosa e persone disposte a farlo. Come accaduto a Francesco Demichelis, a chiunque è capitato di dimenticare qualcosa di importante a casa durante un viaggio, oppure di non poter recapitare un pacco quando ce ne sarebbe stato bisogno. Ogni giorno miliardi di persone si spostano con differenti mezzi di trasporto e spesso hanno a disposizione dello spazio per trasportare piccoli o grandi oggetti e Take My Things permette proprio di mettere in contatto, attraverso l’applicazione mobile, la domanda e l’offerta e trovare una soluzione nel più breve tempo possibile.
Take My Things è stata ufficialmente lanciata a gennaio 2016 e in pochi mesi ha fatto viaggiare oltre 1.000 pacchi. Dopo i primi test avvenuti nel cuneese, da poche ore il servizio è disponibile anche nelle città di Torino e Milano. Scaricare l’app è gratuito, per iscriversi basta inserire l’oggetto, l’indirizzo di presa e di consegna, la data e l’ora massima per la consegna, la cifra che si è disposti a pagare. Fatto questo Thake My Things incrocia i dati inseriti creando una rete in grado di soddisfare le esigenze di trasporto 24 ore su 24.

It’s not just a gig thing

Soffermandosi sulla sua struttra è chiaro che Take My Things non è solo un’idea utile per consentire lo scambio di oggetti in maniera del tutto innovativa ma anche un’opportunità di business. La piattaforma può infatti diventare un mezzo per chiunque desideri arrotondare con un piccolo lavoretto ma ancor di più per tutti quelli che non hanno un lavoro fisso e possono provare a guadagnare qualcosa. La transazione avviene in modo lineare, l’accordo in fase di match in modo che l’offerta possa essere il più chiara possibile e il trasportatore decida autonomamente se accettarla o meno.