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La strategia di Apple per conquistare ancora più utenti nella guerra dei portafogli digitali

La strategia di Apple per conquistare ancora più utenti nella guerra dei portafogli digitali

Da qualche tempo, seppur con molta cautela e discrezione, quasi a non volersi far sorprendere con un telefono in mano per pagare una Coca Cola, anche in Italia è possibile effettuare pagamenti in-store usando i portafogli mobile. Applicazioni come quelle di Tinaba, JiffPay o SatisPay, stanno aumentando il loro bacino di utenza, così come aumentano i merchant disposti ad accettare pagamenti di questo tipo nei loro punti vendita o all’interno dei supermercati, il caso di Coop Liguria è un ottimo esempio.
Come annunciato più volte durante il 2016 questo dovrebbe essere l’anno in cui anche le grandi compagnie tecnologiche come Apple, Google o Samsung faranno il loro ingresso sul mercato italiano con i loro portafogli digitali che inevitabilmente potrebbero spazzare via la concorrenza già attiva sul territorio. Sarà interessante a quel punto capire come i vari merchant risponderanno alla novità e si adegueranno alle nuove tecnologie nell’ecosistema dei pagamenti. Sono molte le compagnie che al momento potrebbero aiutare i retailer italiani nella diffusione dei pagamenti mobile, colossi come Verifone o Ingenico, giusto per fare un paio di nomi.

Supporto tecnologico e formativo, la partnership fra Apple e Square

Oltre al supporto tecnologico ciò che sarà di fondamentale importanza è anche il supporto formativo. I portafogli digitali sono cosa nuova anche negli Stati Uniti e molti shopper fanno ancora fatica ad associare l’idea di poter pagare una t-shirt con il loro smartphone e a comprendere i vantaggi di questo metodo di pagamento rispetto all’uso tradizionale che viene fatto della carta di credito o di debito. C’è bisogno dunque di educare il cliente e allo stesso tempo di formare l’esercente su come usare e far usare questa nuova tecnologia. Proprio per questa ragione, in questi giorni, Apple ha annunciato una collaborazione con Square, azienda statunitense con base a San Francisco, specializzata nell’offerta di servizi finanziari e pagamenti mobile.
La partnership incentiva i merchant che usufruiscono dei servizi offerti da Square a permettere nei loro locali i pagamenti tramite Apple Pay e a promuoverne l’uso tra i consumatori. In cambio ogni retailer non dovrà pagare le commissioni previste su ogni transazione per i primi 12.000 dollari incassati durante l’anno, risparmiando circa 350 dollari. Chi usufruirà della promozione riceverà anche un piccolo kit in cui sarà contenuto materiale per promuovere il marchio di Apple Pay e allo stesso tempo formare al meglio gli impiegati di uno store a gestire i pagamenti tramite il digital wallet di Apple.

La strategia di Apple

L’accordo permetterà a Square di aumentare, verosimilmente, la vendita dei suoi prodotti, come ad esempio lo “Square Contactless & Chip Reader”, grazie a tutti quei merchant che intendono risparmiare qualche soldo sulle transazioni. Apple, invece, da una parte potrà aumentare il numero di utenti che negli Stati Uniti fanno uso del suo portafoglio digitale, incentivando i merchant a promuoverne l’utilizzo fra la clientela, e dall’altra potrà portare avanti un’operazione di educazione e formazione sia verso i retailer che verso i consumatori all’uso dei pagamenti mobile. In questo modo la compagnia di Tim Cook cercherà di rispondere a quelle esigenze educative di cui si parlava poc’anzi e che prima o poi dovranno essere affrontate anche in Italia.