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Tim Cook, AD di Apple, lancia l’allarme sulla violazione dei dati

Tim Cook, AD di Apple, lancia l’allarme sulla violazione dei dati

Ultime notizie da Apple: l’amministratore delegato Tim Cook ha aderito al coro di voci che avvertono che i dati stessi vengono nuovamente utilizzati come arma per le persone e le società, sostenendo che il commercio di dati digitali è esploso in un “complesso industriale”.

Cook, durante il suo discorso tenuto alla quarantesima conferenza internazionale dei commissari per la protezione dei dati e la privacy ( ICDPPC ), non nomina i colossi come Google e Facebook, ma di fatto li accusa di trarre profitto da modelli di business ostili alla privacy.

Le nostre informazioni, dal quotidiano al profondamente personale, sono state armate contro di noi con efficienza militare. Questi frammenti di dati, ognuno dei quali innocuo da solo, sono accuratamente assemblati, sintetizzati, scambiati e venduti. Portato all’estremo, questo processo crea un profilo digitale duraturo e consente alle aziende di conoscerti meglio di quanto tu possa conoscere te stesso. Il tuo profilo è un insieme di algoritmi che servono contenuti sempre più estremi, martellando le nostre innocue preferenze in danno. Questa è sorveglianza “.

I timori sull’intelligenza artificiale

Cook ha tenuto il discorso alla quarantesima conferenza internazionale dei commissari per la protezione dei dati e la privacy ( ICDPPC ), a Bruxelles quest’anno, proprio all’interno dell’emiciclo del Parlamento europeo.

Tim Cook ha continuato il su discorso affermando che l’intelligenza artificiale è un settore che lo preoccupa molto. Al suo centro, questa tecnologia promette di imparare dalle persone individualmente, a beneficio della comunità. Ma far progredire l’intelligenza artificiale si stanno raccogliendo enormi profili personali. “Questa è pigrizia, non efficienza”.

Perché l’intelligenza artificiale sia veramente intelligente deve rispettare i valori umani, inclusa la privacy, in quanto i pericoli sono numerosi. “Possiamo ottenere sia una grande intelligenza artificiale che ottimi standard di privacy. Non è solo una possibilità, è una responsabilità”.

Questo senso di responsabilità è proprio il motivo per cui Apple mette i valori umani al centro della sua ingegneria. Lo stesso Cook, durante il suo discorso, ha anche presentato una visione positiva del “potenziale per il bene” della tecnologia, ovvero quando viene combinato con “buona politica e una altrettanto positiva volontà politica”.

L’esempio dell’Europa

“Dovremmo celebrare il lavoro di trasformazione delle istituzioni europee incaricato di attuare con successo il GDPR. Celebriamo anche i nuovi passi intrapresi, non solo qui in Europa ma in tutto il mondo, a Singapore, in Giappone, in Brasile, in Nuova Zelanda. In molte altre nazioni i regolatori stanno facendo domande difficili e stanno elaborando riforme efficaci. È tempo che il resto del mondo, incluso il mio paese d’origine, segua l’esempio degli altri paesi.”

Cook loda il GDPR e tutte le iniziative di protezione dati, affermando il suo pieno sostegno ad una legge federale sulla privacy negli Stati Uniti, rendendo quindi la ufficiale la dichiarazione a supporto delle robuste leggi sulla privacy interna, e guadagnandosi infine un applauso sicuro dei delegati riuniti alla conferenza.

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