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Fashion: i 10 siti più visitati dagli italiani per fare shopping online

Fashion: i 10 siti più visitati dagli italiani per fare shopping online

Molto spesso viene fatto presente come ancora oggi le aziende italiane in grado di offrire offerte competitive all’interno del mondo ecommerce siano poche. Osservazione confermata anche dall’ultimo studio condotto dalla piattaforma di risparmio CupoNation, che nel trimestre che va da marzo a maggio 2017 ha analizzato le preferenze di consumo degli italiani durante lo shopping online.
Nello specifico, lo studio ha preso in considerazione i siti di moda più visitati dagli italiani, analizzando i dati attraverso tool interni aziendali che hanno consentito a CupoNation di tracciare una panoramica dell’andamento del mercato dell’ecommerce di moda in Italia. I risultati, come anticipato, mostrano un mercato dove l’offerta delle imprese italiane è ancora molto debole, o perlomeno non è in grado di proporre un’offerta e una user experience competitiva con i player esteri del settore.

La classifica di CupoNation

Tra i dieci siti più cliccati dagli italiani per fare acquisti online in ambito fashion solo 2 sono le aziende italiane presenti nella top 10: Yoox e Ovs. Al primo posto della classifica la tedesca Zalando, a cui seguono Privalia e Asos. Presenti anche l’americana Buyvip (il cui sito è stato però chiuso lo scorso 31 maggio), la spagnola Zara (scopri chi è), Bonprix, H&M e Spartoo.
Interessante notare come gli italiani preferiscano fare shopping su siti internazionali, optando per quelli che non hanno un negozio fisico. Guardando la classifica, emerge prepotentemente lo strapotere dei marketplace rispetto ai negozi monomarca, dove il consumatore può scegliere tra una varietà di prodotti molto più articolata. Infine, è rilevante osservare come nella top 10 siano presenti piattaforme italiane che rappresentano due segmenti agli opposti fra di loro: quello del luxury e quello del fast fashion; fotografia che in qualche modo rispecchia anche l’attuale situazione del Paese dove il consumatore medio è portato a scartare tutto ciò che si trova nel mezzo andando a scegliere fra prodotti di altissima qualità e prodotti più economici.