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Pasta Day 2016: i dati EY sulla food digital delivery

Pasta Day 2016: i dati EY sulla food digital delivery

Il 25 ottobre scorso si è tenuto a Mosca il Pasta Day 2016, organizzato da Ipo e Aidepi, in partnership con l’Italian Trade Agency di Mosca. L’evento è stata un’ottima occasione per fare il punto sull’andamento del settore che conferma l’Italia come maggiore produttore e consumatore di pasta al mondo, con 3,2 milioni di tonnellate e 24 Kg di consumo pro capite all’anno.

Ma è l’export a presentare i numeri più interessanti: nel 2015 le esportazioni di pasta verso gli Stati Uniti sono aumentate dell’11%, e anche i mercati di sbocco tradizionali in ambito europeo, vedi Germania, Regno Unito e Francia, continuano a registrare un trend positivo. Di rilievo anche i dati provenienti dai nuovi mercati come Corea del Sud, +20,6% nel 2016, Cina, +16,4%, e Emirati Arabi, con un boom del +67%.

Paolo Lobetti Bodoni, EY advisory partner, consumer product e retail leader, ha dichiarato: “Le aziende del settore Food investono sempre più nell’acquisizione di competenze e tecnologie digitali e nella ricerca di soluzioni innovative di promozione e di vendita dei loro prodotti nonché nel passare all’industria cosiddetta 4.0. Assistiamo in particolare all’esplosione degli investimenti del Food digital delivery che, nelle sue diverse forme, a livello globale ha superato i 100 miliardi di dollari e che in Italia è cresciuto del 300% nel periodo settembre 2015/settembre 2016. Anche la pasta sta ripensando il suo modello di business e di ingaggio dei clienti: una bella sfida nel coniugare tradizione e… Digital Pasta”.

Paolo Lobetti Bodoni
Paolo Lobetti Bodoni

La spinta alla crescita e all’internazionalizzazione delle aziende italiane produttrici di pasta e del Food in generale è dunque supportata sempre più dai canali digitali. L’offerta online di prodotti del settore è molto varia e le vendite di canale sono in costante crescita, +20% nel 2015 secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano. A riprova del trend positivo circa il 30% di finanziamenti ottenuti dalle startup digital nel 2015 in Italia nel settore Food & Grocery.

Lobetti si è soffermato sulle iniziative che al momento sono in fase di progettazione: “Durante il convegno EY sull’innovazione, tenutosi a Capri nel mese di ottobre, Barilla ha presentato un prototipo di stampante 3D per la produzione di pasta personalizzata. La società sta ancora valutando le possibili applicazioni, ma oltre all’uso domestico, si pensa alla possibilità di ordinare piatti di pasta su misura dall’Ipad mentre ci si trova in un ristorante, o  alla possibilità di ritirare la pasta fresca “su misura” ordinata online nel negozio più vicino”.

Negli ultimi anni l’ecommerce nel settore Food ha visto nascere una pluralità di startup che offrono servizi di delivery, affiancate da grani player che ottimizzano i tragitti effettuando anche consegne a domicilio e da altri player che offrono servizi di acquisizione ordini tramite app e delivery ai ristoranti che non effettuano consegne a domicilio.

Proprio l’evoluzione delle funzionalità delle app ha accompagnato la crescita media degli ultimi 5 anni (+51%) del mercato globale del food delivery. In origine le piattaforme web e mobile gestivano le ordinazioni di ristoranti indipendenti e solo in seguito sono stati integrati servizi di consegna. Le startup di ultima generazione forniscono invece soluzioni integrate di gestione dell’intera filiera.