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Elon Musk: “James Murdoch non mi succederà come Presidente di Tesla”

Elon Musk: “James Murdoch non mi succederà come Presidente di Tesla”

Elon Musk ha dichiarato ufficialmente che James Murdoch non sarà il prossimo presidente di Tesla. Le polemiche sull’ex CEO di Tesla non si placano, nonostante sia stato costretto a dare le dimissioni dalla carica e pagare una multa di 20 milioni di dollari. Questi i particolari dell’accordo raggiunto con la Commissione di sicurezza della Borsa Americana.

Elon Musk ha quindi negato pubblicamente che sarà sostituito da James Murdoch come presidente della sua casa automobilistica, dando uno stop alle voci che invece avevano iniziato a girare insistentemente sia sui social sia sulla stampa specializzata.

James Murdoch, che dovrebbe terminare il suo incarico come CEO della 21st Century Fox, è stato nominato per la prima volta in un rapporto del Financial Times come il candidato principale per succedere ad Elon Musk, questo secondo due fonti che hanno parlato direttamente con il giornale

La smentita di Musk

Ma subito dopo è arrivata la smentita di Musk, che ha semplicemente risposto su Twitter che il resoconto pubblicato sul Financial Times era errato.

Dopodiché si è saputo che il figlio più giovane del magnate dei media Rupert, ha fatto già parte a del consiglio di Tesla nel 2017. Forse è per questa circostanza che le voci su di lui e sulla sua nomina al posto di Musk si sono fatte sempre più insistenti.

Come parte dell’accordo di Musk con la Securities and Exchange Commission (SEC), che sul suo tweet annunciava un piano per portare via Tesla privatamente a $ 420 ad azione, alcuni presumevano fosse tutto un suo inganno nei confronti dei media per nascondere le vere intenzioni, sebbene Musk abbia poi negato il contesto.  Inoltre, rinuncerà sì alla carica di presidente di Tesla, dove risiederà per tre anni, ma rimarrà comunque amministratore delegato.

La ricerca di Tesla per il ruolo di presidente tiene tutto il settore col fiato sospeso: con Bloomberg che riporta nomi come l’ex vicepresidente Al Gore, Jim McNerney di Boeing e Alan Mulally di Ford Motor Company come potenziali candidati.

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