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Nio, rivale cinese di Tesla, abbassa il suo obiettivo iniziale

Nio, rivale cinese di Tesla, abbassa il suo obiettivo iniziale

Il rivale cinese di Tesla, Nio, raggiunge gli obiettivi finora prefissati e raccoglie oltre 1,5 miliardi di dollari. Per quanto riguarda l’IPO (initial public offering), ovvero la primissima vendita di titoli emessi da una società, la finestra americana potrebbe essere finalmente aperta anche alle aziende tecnologiche cinesi. Infatti quando una società realizza una IPO, significa che inserisce un certo numero di azioni in un elenco in borsa per aumentare il capitale di investimento.
Il produttore elettrico Nio ha fatto però marcia indietro, riducendo cautelarmente l’obiettivo per la quotazione NYSE a soli 1,5 miliardi di dollari (erano 1,8) appena dopo aver rilasciato una fascia di prezzo per le sue azioni.

Cos’è Nio?

Nio è una casa produttrice di auto elettriche (solo poco tempo fa si chiamava NextEV, nome che ha poi cambiato). Si tratta di una delle startup più importanti nel settore tecnologico cinese, e ha già riscontrato un notevole successo, arrivando a raccogliere 1 miliardo di dollari durante la sua recente tornata di raccolta fondi. La centrale di investimento cinese Tencent ha guidato la raccolta in maniera eccellente, eppure detiene una partecipazione nella rivale americana Tesla.

La prima auto elettrica di Nio è stata la EP9, mentre pochi mesi fa ha messo sul mercato anche il SUV elettrico ES8. Nio vuole presentare veicoli degnamente concorrenti di Tesla Model X, ma ad un prezzo decisamente più conveniente.

Risvolti economici

La società cinese prevede di vendere 184 milioni di azioni tra 6,25 dollari e i 8,25 dollari. Tale differenza sarebbe in grado di produrre un aumento totale di 1,518 miliardi di dollari, una diminuzione rispetto all’obiettivo iniziale di 1,8 miliardi di dollari dal primo deposito della società in agosto. La gamma è, naturalmente, soggetta a modifiche e non include il reddito derivante dall’opzione “green shoe”, quella che consente ai sottoscrittori di assumere un’ulteriore quota di azioni.

Nio ha anche rivelato nella sua ultima registrazione che i suoi attuali investitori si sono impegnati a investire 250 milioni di dollari nell’IPO che, a metà del range, rappresenterebbe il 22% dell’assegnazione. Perché dunque Nio avrebbe ridotto l’obiettivo?

Le cause del taglio all’IPO

Le cause possono essere molteplici: in primo luogo potrebbero riguardare le vendite. La startup ha appena iniziato a generare entrate. Ha  aperto le vendite per il suo ES8 l’anno scorso, ma ha iniziato a consegnare i veicoli soltanto lo scorso giugno. Quindi, finora, ha soddisfatto solamente  481 ordini, ma ci sono circa 17.000 clienti che hanno prenotato un modello e stanno aspettando dietro le quinte per acquistarlo.

Ciò significa che la compagnia ha già registrato pesanti perdite, meno 759 milioni di dollari nel 2017 e meno 503 milioni di dollari quest’anno.

Un altro motivo potrebbe essere collegato a preoccupazioni generali in Cina.

Nio è un’azienda internazionale che sviluppa tecnologia nella Silicon Valley e ha team di progettazione in Germania e nel Regno Unito, ma la Cina è l’unico mercato su cui si concentra per le vendite. Ciò ha senso dal momento che la Cina è il più grande mercato al mondo per le vendite di EV per consumatori, ma c’è, naturalmente, una disconnessione tra gli investitori di IPO negli Stati Uniti. Cosa significa tutto ciò? Che mentre le aziende cinesi si sono comportate bene sui mercati pubblici statunitensi (esempio: Alibaba detiene il record per la più grande IPO del mondo e la finestra è molto ampia per le aziende tecnologiche cinesi in questo momento) gli EV rimangono ancora un nuovo concetto, anche nel mondo della tecnologia. Per non parlare del contesto politico tra le due superpotenze, oggi in guerra commerciale viste le direttive economiche di Trump.

Ecco quindi che tutte queste preoccupazioni raccolte insieme hanno probabilmente causato a Nio la previsione di un prezzo più prudente, ma dovremo aspettare il prezzo di listino per essere sicuri e capire se davvero può diventare un rivale agguerrito di Tesla.

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