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Walmart batte Amazon: la rivincita inaspettata della old economy

Walmart batte Amazon: la rivincita inaspettata della old economy

La digital transformation ha dato il via ad una serie sempre più numerosa di piccole e grandi rivoluzioni digitali, che hanno cambiato il nostro modo di scegliere, di comprare, di vivere… insomma di essere consumatori. Dalla denominazione di post-moderno siamo passati a quella di 2.0 e chissà con quale altro nome verrà chiamato l’utente dei nostri tempi.
Dal canto loro colossi come Amazon, Booking.com e Zalando hanno fatto il resto, stravolgendo completamente la nostra idea di comprare un oggetto, prenotare un viaggio e scegliere un capo che fa per noi.
Jeff Bezos è stato a dir poco un imprenditore lungimirante, un personaggio unico, che è riuscito a comprender e addirittura prevedere le esigenze degli utenti del nuovo millennio. Messa così, la situazione sull’ecommerce e sull’uso che se ne fa sembrerebbe una partita giocata bene, e vinta senza compromessi.
pickup point

La old economy sorpassa la new economy

Ecco che in questa affermazione, quando la new economy pare aver ingoiato la old economy, si riscoprono dati e numeri, e la vittoria così certa inizia a vacillare.
Walmart, catena di supermercati americani molto nota e presente in tutto il paese, ha rilasciato i dati dell’ultimo trimestre, sottolineando risultati a dir poco eccezionali. Quando infatti sembrava che Amazon potesse far scomparire un’infrastruttura basata sul retail, è arrivata l’inversione di tendenza che ha fatto cantare vittoria alla multinazionale americana, data per spacciata se non si fosse adeguata al mercato online.
Ebbene, una riorganizzazione dei processi della grande distribuzione organizzata, combinata con una capillare presenza sul territorio e focalizzata al consumatore tramite un’app ha fatto centro.
Il vecchio che si impone sul nuovo, il sorpasso oramai inaspettato ha vinto sulla new economy.
Walmart ha pubblicato i resoconti del suo trimestre, dove si evince un aumento del 4% di ricavi, un 19 % in più degli utili e un rialzo conseguente del 10% sul titolo quotato in borsa.

Walmart e i suoi assi nella manica 

Quindi tutti coloro che credevano ormai superata la “vecchia” distribuzione tradizionale dovranno ricredersi, almeno per il momento. Walmart ha saputo giocare con le carte che aveva in mano. Ha capito che l’enorme infrastruttura creata negli anni del suo sviluppo costituiva un enorme vantaggio in termini di velocità, efficienza e qualità. Per questo ha voluto sfruttarla, combinandola con il digitale, ma girando tutto a proprio favore. Se Amazon ha infatti dovuto appoggiarsi ad un gran numero di distributori già esistenti per competere sul mercato e offrire servizi importanti, Walmart questo passaggio l’aveva da tempo superato. Utilizzando la sua rete già consolidata ed estremamente funzionale, ha creato un nuovo metodo: dotare ogni punto vendita di un distributore, laddove è già pronta ed imballata la merce richiesta. Sì, come ha fatto Amazon con i suoi totem, ma stavolta parliamo di Pickup Towers, lanciate per la prima volta circa due anni fa. Il successo è stato così rapido che a fine 2018 diventeranno oltre 700, ppsizionate nella maggior parte dei Walmart negli Stati Uniti.
Inoltre c’è l’ennesimo vantaggio per il cliente: poter scegliere altri articoli una volta preso quello ordinato, visto che Walmart offre un intero contesto di prodotti autentici e certificati alla portata di vista e portafoglio.
Tutto questo potrà essere superato da Amazon? Si tratta di una struttura capillare e ben congegnata, che si basa su una rete efficiente, che sfrutta l’online per promuovere i propri nuovi servizi, avendo già come cassa di risonanza un marchio bene conosciuto agli americani.
Infine, visto il successo, Walmart ha deciso di migliorare la paga dei dipendenti per fidelizzarli maggiormente e investire in formazione, ovvero nella Walmart Academy, guardando sempre avanti.
Indietro è rimasto Amazon, e non è un successo di poco conto.

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