Vai al contenuto

Perché PMI e artigiani devono vendere su Amazon

Perché PMI e artigiani devono vendere su Amazon

AmazonTerminato il giro turistico nel Centro di Distribuzione Amazon di Larizzate, a due passi da Vercelli, la sensazione a caldo è di trovarsi di fronte a una macchina perfetta: ritmi serrati ma fluidi, spazi enormi gestiti in maniera impeccabile grazie all’ottimo lavoro di squadra ma soprattutto tanto equilibrio. Questo dell’equilibrio è un fattore che molti sottovalutano affidandosi spesso alle potenzialità del singolo. Un discorso che forse è valido per piccole realtà ma non per colossi come Amazon. Nel centro logistico di Larizzate è la squadra che conta: se per svariati motivi la singola risorsa rende meno di altre, il resto del team cercherà di non far pesare la sua assenza a discapito dell’intero reparto. Così per tutto il centro, dando vita a un un’unica grande famiglia dove tutti sono necessari ma nessuno è indispensabile. Equilibrio, appunto.
Non potrebbe essere altrimenti, direbbe qualcuno, si parla pur sempre di Amazon. Toccare con mano il suo mondo è però altra cosa. All’interno dei 107 mila metri quadrati del Centro si trovano principalmente prodotti di grossa taglia. Per questo gli spazi sono occupati in gran parte da colonne di scaffali alti oltre 15 metri, dove si aggira silenziosa la flotta di muletti elettrici che si occupa di reperire i pacchi sistemati nei vari ripiani. C’è poi chi gestisce il packaging, chi gli ordini in entrata, chi gli ordini in uscita e via dicendo. Tutto secondo quegli schemi equilibrati a cui si faceva riferimento poc’anzi.

Un’opportunità per le PMI italiane

La giornata non è stata però solo l’occasione per fare una gita fuori porta nei magazzini di Amazon ma, ben più importante, il momento per apprendere del raggiungimento da parte delle aziende italiane che lavorano su Amazon Marketplace della cifra record nelle vendite all’estero di oltre 350 milioni di euro nel 2017 – cifra raggiunta da oltre un terzo delle imprese italiane presenti sulla piattaforma ecommerce che esportano i loro prodotti. Un risultato raggiunto grazie a una serie di strumenti di supporto e di servizi, come la spedizione e la distribuzione a livello globale e la gestione del customer service nella lingua locale, che facilitano ogni giorno la vendita dei prodotti delle aziende italiane attraverso gli undici siti online di Amazon nel mondo.
«Grazie al commercio online, un numero crescente di piccole e medie imprese italiane possono vendere i propri prodotti nel mondo e raggiungere nuovi clienti», ha dichiarato François Nuyts, country manager di Amazon.it e Amazon.es. «Il nostro obiettivo è continuare a fornire strumenti, supporto e consulenza a quelle piccole e medie imprese su Amazon Marketplace aiutandole a vendere i loro prodotti all’estero, a creare nuovi posti di lavoro e a dare una spinta all’economia.»
Il dato record annunciato da Amazon assume infatti un’ulteriore importanza se si considera insieme alla recente ricerca realizzata da Keystone Strategy. Secondo la società di consulenza economica le aziende indipendenti italiane che vendono su Amazon hanno generato più di 10.000 posti di lavoro per supportare la propria crescita sul Marketplace. Nello specifico oltre 3.000 posti nell’area del Nord-Ovest; oltre 1.000 posti nel Nord-Est; oltre 2.000 nel Centro; e oltre 3.000 posti nelle regioni del Sud Italia, isole escluse, che da sole hanno generato più di 900 posti di lavoro.
«Siti web come Amazon facilitano le piccole e medie imprese italiane a raggiungere i paesi esteri e questo è il motivo per cui continuiamo nella nostra missione di aiutare le PMI a far crescere le loro attività online», ha aggiunto Sara Caleffi, Marketplace Director di Amazon.it. «Desideriamo vedere un numero maggiore di piccole e medie imprese fare il primo passo per vendere all’estero utilizzando il mix di strumenti disponibili e consulenza offerti da Amazon: in questo modo potranno raggiungere il loro potenziale diventando globali e facendo crescere il proprio business.»

Amazon
Francesco Semeraro, manager del programma Made in Italy

Il programma Made in Italy

Proprio per raggiungere questo obiettivo, Amazon ha lanciato circa due anni fa all’interno del Marketplace una vetrina chiamata “Made in Italy”. Lo spazio ospita all’interno del Marketplace prodotti italiani concepiti e realizzati da artigiani locali e piccole aziende italiane e prodotti alimentari contraddistinti da una denominazione di origine protetta (DOP, IGP, DOCG), selezionati da operatori specializzati nella valorizzazione del Made in Italy che ne garantiscano l’origine italiana e la qualità. Per poter entrare nel programma i prodotti devono essere realizzati interamente in Italia o devono aver subito l’ultima trasformazione o lavorazione sostanziale ed economicamente giustificata nel nostro Paese, in conformità ai requisiti normativi che regolano l’utilizzo della dicitura “Made in Italy” e sono quindi classificabili come tali. Inoltre, i prodotti commercializzati devono essere prodotti mediante un’azienda classificata come PMI. Opportunità ad esempio per un Fabbro Roma o per un elettricista di Milano.
Al momento la vetrina offre più di 60.000 prodotti da circa 800 botteghe artigianali e piccole medie imprese. Questi sono disponibili sui siti Amazon di Francia, Spagna, Germania, Regno Unito, Stati Uniti e Giappone e ad oggi supportano i prodotti provenienti dalle regioni Toscana, Sardegna, Calabria, Campania, Piemonte e dai territori di Firenze, Bergamo e Vicenza. Il dato più importante è che dal lancio del programma, attraverso le vetrine, gli artigiani hanno venduto all’estero il 58% di tutto il fatturato realizzato tramite Amazon, principalmente in Germania e nel Regno Unito. Dato che conferma l’enorme opportunità e potenziale che una piattaforma come Amazon offre anche ai piccoli artigiani di espandere il proprio business oltre i confini nazionali.
Foto a cura di Giorgia Miele