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Come l’intelligenza artificiale sta trasformando la ricerca online

Come l’intelligenza artificiale sta trasformando la ricerca online

Di Raffaele De Santis

Da circa un anno e mezzo, il motore di ricerca di Microsoft continua a crescere senza sosta nei principali mercati mondiali. In USA la quota di mercato è pari al 33%, in Gran Bretagna al 25%, in Francia al 18% mentre in Italia ha raggiunto quota 10%. Dati svelati direttamente da Mascha Driessen, senior director Strategic Search Western Europe di Microsoft Advertising, in una recente intervista rilasciata al DailyNet. Durante la prima giornata di lavori dello IAB Forum, Microsoft e Bing sono stati protagonisti con “Discovering the Future of Search”, workshop in cui Pierpaolo Morgante, account manager di Bing Ads, e Andrea Contino, Southern Europe marketing manager di Bing Ads, hanno illustrato come l’intelligenza artificiale stia cambiando radicalmente il mondo della ricerca online.
«L’intelligenza artificiale di Microsoft pone le sue basi su tre pilastri: machine learning, human learning e data science», ha spiegato Contino. Presi singolarmente i tre comparti non sarebbero in grado di produrre risultati significativi e positivi per l’umanità. Il machine learning, ad esempio, senza l’intervento umano potrebbe causare più danni che benefici, dal momento che sistemi dotati di questa tecnologia acquisirebbero informazioni autonomamente senza alcun limite, andando completamente fuori controllo. I due esperimenti condotti da Microsoft con i bot Tay e Xiaolce hanno dimostrato abbondantemente come l’assenza (nel primo caso) o la presenza (nel secondo caso) dello human learning porti a dei risultati finali totalmente agli opposti.
Ma come sta influenzando l’IA il mondo della search? «La ricerca online diventerà un partner in grado di ascoltare e dialogare con un consumatore su qualsiasi piattaforma o dispositivo», ha aggiunto Morgante. Sette sono gli “outcome” che Microsoft si aspetta dall’intelligenza artificiale: Perception, Notification, Suggestion, Automation, Prediction, Prevention e Situational Awareness. L’insieme di queste aspettative – che poco alla volta l’IA sta soddisfacendo – sta trasformando la ricerca online in qualcosa di diverso dai motori di ricerca tradizionali. I nuovi motori stanno aprendo la strada verso un mondo più complesso e articolato dove l’insieme delle informazioni accessibili tramite la ricerca consentirà agli utenti di migliorare la loro esistenza durante tutto l’arco della giornata. «Tutto ciò rientra nel mondo Bing, dove partner tecnologici lavorano con partner di ricerca», ha concluso l’account manager di Bing Ads.
Il prossimo obiettivo sarà quello di riuscire a monetizzare query generate all’interno di strumenti come Cortana o tramite una semplice ricerca online su Bing in modo da ottimizzare le performance di un business. Microsoft è già a lavoro in questo ambito, un esempio recente sono le “Chat Bot Extension” introdotte da Bing (al momento solo per il mercato USA) dove un semplice risultato prodotto da una ricerca online viene integrato a un Bot con cui portare a termine determinate operazioni che sia un acquisto di un prodotto o di un servizio.