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La strategia di Instacart per competere con Amazon

La strategia di Instacart per competere con Amazon

Qualche volta le guerre si fanno con dei nemici immaginari, nel caso di Instacart, invece, il nemico è fin troppo reale è si chiama Jeff Bezos. Da quando Amazon ha messo le mani su Whole Foods la competizione è diventata sempre più seria e secondo gli analisti la divisione grocery del colosso dell’ecommerce potrebbe seriamente mettere in discussione la leadership di Instacart nella consegna della spesa a domicilio. Proprio per questo, il nuovo round di finanziamento ottenuto dall’azienda guidata da Apoorva Mehta ha un’importanza strategica di primo piano.
Sono 200 i milioni di dollari versati da Coatue Management e Glade Brook Capital Partners nei “carrelli” di Instacart. Il  finanziamento aiuterà la società a difendersi con armi migliori dal programma di Amazon − per ora in fase di sperimentazione negli Stati Uniti − reso noto lo scorso giovedì: consegna gratuita entro le due ore per tutti i clienti Prime che fanno la spesa su Whole Foods. L’obiettivo di Mehta è quello di espandere il mercato di Instacart anche al di fuori dei confini nordamericani, dove al momento è disponibile il servizio, e arricchire il team con l’assunzione di 200 impiegati entro l’anno.
Con il nuovo finanziamento, Instacart raggiunge un totale di 900 milioni di dollari di finanziamenti. Oltre a nomi citati prima, la lista include Sequoia Capital e Andreessen Horowitz. Il valore della startup sul mercato ammonta a 4,2 miliardi di dollari, una cifra molto lontana dal valore attuale di Amazon. Il CEO di Instacart è però fiducioso e pensa di riuscire a competere soprattutto grazie al folto numero di alleanze, presenti e future. Ad oggi Mehta ha stretto partnership con Albertsons Cos. e Costco Wholesale Corp. ma anche con la stessa Whole Foods che aveva siglato un accordo con Instacart prima di essere acquisito dalla compagnia di Bezos.