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Il futuro dei pagamenti digitali in Italia passa da Nexi

Il futuro dei pagamenti digitali in Italia passa da Nexi

Il 2018 sarà senza dubbio un anno importante per capire quanto i consumatori e gli esercenti italiani siano pronti a raccogliere le sfide di innovazione lanciate dall’ecosistema dei pagamenti. L’ultima edizione del Salone dei Pagamenti ha mostrato uno scenario sempre più complesso e articolato in grado di competere anche con l’offerta internazionale più evoluta. Tra i protagonisti dell’evento Nexi, la nuova azienda italiana nata dall’esperienza di ICBPI e CartaSi con l’obiettivo di costruire, in partnership con le banche, il futuro dei pagamenti digitali in Italia.
Per contribuire a questa evoluzione, Nexi ha già iniziato l’investimento di un miliardo di euro in competenze e tecnologia per rafforzarsi nel mondo IT, in quello digitale, nel product development e nei big data, mettendo a disposizione delle banche e del mercato un’offerta di soluzioni e prodotti che garantiscono un livello di servizio eccellente e un’esperienza d’uso semplice e innovativa. «Siamo convinti che i contanti siano superati dalla tecnologia, per questo vogliamo diffondere soluzioni di pagamento più semplici e innovative, perché la digitalizzazione dei pagamenti può semplificare la vita dei cittadini, favorire lo sviluppo delle imprese, migliorare l’efficienza della Pubblica Amministrazione, quindi supportare la crescita del sistema Paese», ha dichiarato Paolo Bertoluzzo, CEO del Gruppo Nexi. «Vogliamo essere la PayTech delle banche, il loro partner specializzato nei pagamenti digitali, capace di rispondere con velocità e affidabilità alla loro domanda di soluzioni dedicate, affinché i pagamenti siano una vera opportunità di crescita per il loro business e di sviluppo di relazione con i loro clienti.»
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Un obiettivo che Nexi intende raggiungere partendo da un posizionamento consolidato sul mercato, garantito dalla storia e dall’esperienza di ICBPI, CartaSi, Bassilichi che permettono di gestire, in diverse modalità, 27 milioni di carte di pagamento e 2,7 miliardi di transazioni ogni anno e di contare su 733 mila punti vendita convenzionati in Italia, 120 miliardi di euro transati, 15 mila ATM su tutto il territorio nazionale e 400 mila imprese che utilizzano i servizi Corporate Banking Interbancario. Oltre a fare leva su questi punti di forza, il nuovo marchio Nexi nasce accompagnato da un’innovativa gamma di prodotti e servizi digitali che, sui fronti issuing, merchant services, payment services ne consolideranno il posizionamento sul mercato, a supporto del business delle banche partner. Proprio per approfondire nello specifico alcuni di questi prodotti appena lanciati, Dcommerce ha incontrato Roberto Catanzaro, business development, digital & innovation director di Nexi con cui abbiamo parlato di Nexi Pay, Nexi Smart POS e pubblica amministrazione.

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Cos’è Nexi Pay?
Gli italiani sono innamorati del loro smartphone, siamo uno dei popoli che a livello mondiale passa più tempo sui social e abbiamo un’interazione costante con la nostra cerchia sociale tramite WhatsApp e altre piattaforme di messaggistica. Far penetrare nel sistema Paese i pagamenti digitali significa sfruttare queste risorse e Nexi Pay nasce con questo obiettivo. La piattaforma offre fondamentalmente due servizi. Introduce nell’app un sistema completo di controllo della carta, di gestione e di configurazione della carta stessa. Con Nexi Pay è possibile fissare dei limiti di spesa, controllare dove la carta spende, acquistare un domani dei servizi addizionali, rateizzare in maniera semplice e trasparente una singola spesa dal valore elevato. Il secondo servizio permette invece di migliorare l’uso dei pagamenti mobile: la nostra ambizione è quella di trasformare qualsiasi tipo di smartphone che sia un iPhone o un Android in un mezzo di pagamento utilizzabile presso qualsiasi POS con tecnologia contactless nel mondo. Questo con Nexi Pay è possibile. Il tutto in un ambiente con un elevatissimo livello di sicurezza, garantito da un’autenticazione biometrica usata sia per accedere all’app sia per concludere il pagamento. Crediamo molto nella biometria e al momento stiamo lavorando al pagamento che prevede l’identificazione facciale sia tramite iPhone X che su altri device; dalla metà del 2018 pensiamo di arrivare attivi sul mercato con questa soluzione.
Cosa comporta l’introduzione di Nexi Smart POS?
Lo Smart POS porta l’innovazione dello smartphone all’interno del mondo dei terminali. Questo si traduce con l’introduzione sul mercato di un dispositivo flessibile in grado di sostituire anche il registratore di cassa. Al suo interno è infatti già pre-installata una applicazione di gestione della cassa, un’app per la gestione dell’inventario e un’app di pagamento. È un prodotto assolutamente sicuro dal momento che le funzionalità di pagamento lavorano su un hardware separato dall’hardware che gestisce le altre applicazioni. Infine, una novità assoluta è rappresentata dalla presenza di un app store all’interno dello Smart POS, dove grazie a una serie di partnership con aziende di diverso tipo siamo in grado di offrire una serie di servizi a cui il singolo commerciante può accedere direttamente dall’app store. Tutto ciò trasforma il tradizionale POS da un point of sale a un point of service, un punto di servizio che aggiunge valore al commerciante stesso.
Con i nuovi POS sarà possibile anche analizzare i dati relativi ai clienti in modo da proporre un’esperienza di acquisto personalizzata?
Assolutamente sì. Questo può avvenire sia sul POS ma anche sulla nostra app Nexi Business dove esiste una funzionalità che permette un’analisi delle spese delle carte elettroniche su un determinato POS in termini di quantità, ticket medio, frequenza, e provenienza geografica. Questa funzionalità è importantissima perché permette di studiare delle strategie ad hoc per ogni tipo di settore ma soprattutto a qualsiasi livello di grandezza, che sia il grande retail o il piccolo commerciante.
Nel momento in cui il merchant possiede anche uno store online, è possibile integrare tramite l’app di Nexi Business o lo Smart POS i due canali per studiare i dati provenienti da entrambe le piattaforme?
Stiamo lavorando anche su questo tipo di integrazione e a breve sarà possibile controllare anche sul terminale la gestione multicanale dello store online. All’estero su questo tipo di device, anche per le più comuni piattaforme di ecommerce, hanno già funzionalità di integrazione e noi sicuramente le porteremo nella dotazione di app.
L’ecosistema italiano dei pagamenti è rallentato in particolar modo dall’arretratezza dei pagamenti provenienti dalla pubblica amministrazione, settore dove sta lavorando duramente Diego Piecentini e il suo Team per la Trasformazione Digitale. Qual è il contributo di Nexi in questo ambito?
Secondo uno studio del Politecnico di Milano, questo settore genera in Italia 110 miliardi di euro di pagamenti dai cittadini alla pubblica amministrazione. Lavorare su questo passaggio è fondamentale per digitalizzare il sistema Paese. Al momento stiamo lavorando a stretto contatto con AgID e il Team di Piacentini per aggiungere funzionalità di uso e occasioni di uso per la PA in modo da portare una serie di innovazione che saremo pronti a raccontare nell’arco di un paio di mesi.